Spano

Chi è la zanzara? A queste parole seguiva, dopo una frazione di secondo, un fragoroso tacco spacca suolo e poi l’urlo: “Spanò”. Per noi era quasi un ordine con successivo movimento da fare come poteva essere l’”A-ttenti a” o il “Tracol-arm”. Perfetto nelle attività fisiche e nell’essere formale, bravo negli studi, era il pupillo dello scelto Borghesan, che lo avrebbe voluto scelto. Forse per la giovane età, forse per misteri burocratici, non riusciva ad indossare l’agognata V.

Su di lui aleggia la leggenda secondo la quale un giorno, a mensa, col suo tacco e una bella presentazione, riuscì a radere al suolo un gruppo di caporali che, impauriti, preferirono non pranzare tornando in camerata. Deluso, forse, dal funzionamento dell’esercito, passò inevitabilmente dalla perfezione al menefreghismo più totale: faceva il contrappello in civile, dormiva sul posto

branda in orari non consentiti,colletto in disordine e maglietta bianca in vista (con conseguenti 5 giorni di consegna). Ragazzo responsabile e sincero, era afflitto da un solo dubbio: raffermarsi o no. Siamo sicuri che entro

la fine del suo servizio da S.Ten avrà deciso di no……..

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