Bonifacio

Meglio conosciuto come “Scelto Scaldabagno” per le sue dimensioni e per quel non so che di cubismo che avrebbe fatto invidia al Picasso dei giorni più felici, già dal primo giorno Massimiliano si dimostrò come uno di quelli che ce l’avrebbero fatta.

Lo scelto Bonifacio per noi è sempre stato tale. Quando in aula i tiranni del 172° corso ci chiedevano chi vedevamo nel ruolo, su di lui ci trovavamo tutti d’accordo. Fu subito altrettanto chiaro quale dovesse essere il nome di battaglia, cioè “Cinghiale” (in sardo “Su sirboni”), vista la mole, la carica a dir poco selvatica e il suo odore naturale (selvatico anch’esso). Passare davanti all’armadietto nel quale riponeva gli anfibi, richiedeva infatti adeguate protezioni NBC e vedere i suoi compagni di cameretta schizzare fuori dai letti e dalla camerata era chiaro segno della sua presenza a piedi scalzi. All’arrivo degli allievi Massimiliano confermò che la nostra fiducia in lui non era mal riposta, sbranandoli subito, ma dimostrando anche una carica umana che i cinghiali non sono soliti avere.

Il meglio di sé il nostro buon sardo, però, l’ha dato in camerata saltando addosso ai compagni di corso a cui si avvinghiava fino a quando non riusciva a mordere loro un orecchio. La preda, per quanto cercasse di divincolarsi, era spacciata. L’anziano Codari in special modo, ha avuto modo di sperimentare come, nonostante questo vada contro ogni legge fisica che abbia qualcosa a che fare con la legge di gravità, il Bonifacio volante sia una pericolosa (e consistente) massa di carne che, se ti atterra addosso a peso morto può rovinarti la serata.

Massimiliano era infatti solito salire sulla pedaliera del letto di Codari per lanciarsi in volo d’angelo sul malcapitato (naturalmente dopo il silenzio, con le luci ormai spente e Codari addormentato). Codari ringrazia!! L’insaziabile Bonifacio è stato anche in gara per il titolo di capomuffa ma ha dovuto rinunciare di fronte ad avversari più dotati di lui…..