"Aquile Sine Limite", il sito del 173° Corso AUC Trasporti e Materiali
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CORRADO CASTELLO
L’anziano Castello si è subito
distinto per la sua generosità e disponibilità. Inizialmente un po’ restio
nelle uscite, si è poi fatto coinvolgere nel frequentare i locali tipici
romani, tant’è che nella terza fase, portato sulla via della perdizione da
“Lucignolo Codari”, è crollato negli studi…
La sua specialità era l’imitazione del nostro Capitano (mitico il
suo A-TTENTI). Passava ogni singolo momento libero che aveva, non a studiare,
come tutti gli altri, bensì a pulire gli anfibi e il cinturone. Li puliva
anche più volte al giorno facendoli risplendere di luce propria. La cameretta
2 si divertiva dicendogli che i suoi anfibi non erano lucidi e lui
immediatamente prendeva pezza e lucido e cominciava a strofinare. Ancora più
divertente era quando, quasi tutto il corso, in combutta, aveva preso a
pestargli “accidentalmente”, sistematicamente, gli anfibi. La cosa assurda
è che, unico tra tutti, ha continuato nella sua opera di lucidatura
quotidiana, anche quando ormai si era capito che non serviva più a
niente…..
Altra cosa a cui dedicava una
cura letteralmente maniacale, era l’ordine e la pulizia
dell’armadietto. Ci trascorreva ore…
Fu autore di una prova
spettacolare alla fune: arrivato quasi in cima, rimase appeso parecchi
secondi con lo sguardo smarrito e la tipica espressione della scimmia Cita.
Siciliano atipico, si impegnava a fondo nell’imparare a cantare “O mia
bela Madunina” e altri vari detti ed espressioni tipiche milanesi,
spronato, in questo, dal suo dirimpettaio Codari.
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