"Aquile Sine Limite", il sito del 173° Corso AUC Trasporti e Materiali
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GREGORIO FULGINITI
Gregorio Fulginiti: un milanese
trasferito, ovvero deportato a Roma. Per il lombardo la vita fu tutt’altro
che facile fin dai primi giorni: condividere la cameretta con ben cinque
romani gli risultava difficile; scelse quindi, senza pensarci due volte, la
via diplomatica per avere dei rapporti normali con i suoi conviventi. Ben
presto, però, si notò la sua fragilità fisica, tipica di chi ha trascorso
la vita tra un cocktail di lavoro e un gran galà di rappresentanza: dopo soli
due giorni, il buon Gregorio giaceva steso nella sua branda con due caviglie
gonfie e rosse come due zamponi. Gregorio, dal nome papale, dimostrava il
conservatorismo tipicamente clericale quando veniva colto in flagrante a
mangiare le merendine dietro l’anta del suo armadietto cercando di non
elargirle al prossimo. Tra le sue doti c’è quella di riuscire a dormire,
durante le lezioni, ad occhi completamente aperti. Ci se ne è accorti perché,
quando i docenti lo chiamavano in causa, era costretto ad uscire dal suo sonno
REM e, puntualmente, non sapeva nemmeno dove si trovava. Il suo cubo, poi,
noto a tutti, scelti compresi, come “Cubo Panettone”, era sempre
perfettamente fatto, solo ed esclusivamente nella settimana antecedente la
licenza.
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