"Aquile Sine Limite", il sito del 173° Corso AUC Trasporti e Materiali
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GIANPIERO MARINO
Strappato al terzo
mese di Naja dalla Folgore, si è presentato a noi già stanco. Ci faceva pena
vederlo correre e ispirava la nostra pietà durante le ispezioni e
l’addestramento. Saggio, ma di poche parole, ci ha tormentato per mesi
ripetendo piccole frasi di senso incompiuto tra le quali ricordiamo: “A me
la bandiera”, “Prendimi: sarò la tua strònza”, “E allora io dirò….”,
“Nnnnicola Rootoolo”, “Non mi sono mai sentito così donna come in
questo momento”, “Sei un grande, hai 25 anni”, “Eegghh
eegghh…(imitando la voce rauca di Codari)” ma, l’unica che ha
resistito fino all’ultimo giorno è stata: “E quando ci passa….”. Ci
si ricorda Giampiero triste e angosciato nello svolgimento del servizio di
addetto licenze, trascinandosi il suo pesante fardello; una volta svolto il
suo compito sprofondava nel materasso raggiungendo punte di quattro o cinque
ore di sonno. A tutti è rimasto ancora un dubbio: ma è davvero un campione
di sfiga come dice di essere? Dopo essere tornato dalla prima licenza, smise
di bere il latte della mensa convinto che tra gli ingredienti di questo ci
fosse anche del bromuro.
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