"Aquile Sine Limite", il sito del 173° Corso AUC Trasporti e Materiali
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MARCO MARRACCINI
Con due “erre” e
due “ci”. Uno dei suoi passatempi preferiti è quello di passare le serate
dopo il contrappello a fare “du ‘hiacchiere” con un po’ di robetta da
mangiare. Affiancato SG nei primi tempi, ha dovuto cedere il passo a colleghi
sicuramente meno operativi ma con più voglia di studiare.
Sempre pronto con
una parola di conforto e disponibile nei confronti di tutti, nei primi
giorni di corso affrontava i momenti di tensione con una frase storica:
“In fhondo sono solo urlacci”.
Tra i candidati
ad essere capopompa, il giorno dell’accertamento è stato bruciato sul
filo di lana dal collega Vogna e lui, incazzato e deluso esclamò: “hio
lài!!”. Faceva concorrenza a Blengino nel ricevere posta ma, dal
momento che la tecnologia avanza e il prode Marraccini era stanco di
scrivere, decise, anche se all’inizio era contrario all’idea, di
comprare un cellulare.
Fatta questa
scelta di vita, non gli è stato più possibile tornare indietro e, dopo
aver trascorso due mesi a documentarsi, si è deciso a comprare
l’agognato telefonino il giorno prima di Natale. Sfortuna ha voluto
che la stessa idea l’abbiano avuta almeno altri due milioni di
italiani per cui ha dovuto attendere un’eternità prima di vederselo
attivare.
In quei
giorni lo si vedeva camminare per la camerata a testa bassa con “il
morto che parla”, il nome che aveva dato al suo cellulare. Amante
della giustizia e delle cose ben fatte, era sempre il primo a porsi a
difensore dei più deboli o delle vittime di soprusi.
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