Zoboli

Nonostante sia arrivato con dieci giorni di ritardo, “Dona” è divenuto uno dei pilastri del 173° corso. E’ infatti riuscito a conquistare la simpatia di tutti con i suoi racconti, tra fantasia e realtà, ma sicuramente “piccanti”.

Con la sua simpatia e i suoi racconti è riuscito, soprattutto nelle ore “buche” in aula, a far star zitti i suoi colleghi meglio di quanto facesse il capoclasse, i tenenti o il capitano. Nella storia rimane il suo debutto come piantone notturno 5-7, quando ha osato svegliare gli anziani 10 minuti prima dell’orario previsto provocando l’ira dello scelto Rullo.

Appassionatissimo di calcio e bravissimo giocatore, se la cavava benissimo anche al calcio balilla dove con l’amico - vicino Torti aveva formato una coppia imbattibile.

Di lui si apprezzava il senso di responsabilità, la precisione e l’impegno che metteva nel portare a termine ogni cosa e la tenacia dimostrata soprattutto nel non voler mai mollare, quando si allenava col capitano e col gruppetto di podisti, anche quando non ne aveva proprio più!