Gisondi

Detto anche “Gimondi” o “Gismondi”, a differenza del suo Capitano, non era sempre in testa. Era l’ultimo ad essere arrivato al corso (al limite del tempo massimo) e l’ultimo in graduatoria. A dispetto dell’iniziale del suo cognome, dimorava nel Bronx, ma nessun posto avrebbe potuto essergli più adatto. Emanuele viveva il suo particolare status senza disagi, anzi, agli amici più fidati, quando gli veniva proposto qualcosa che implicasse uno sforzo superiore ai 2,5 joule, era solito dire: “mu sbattu n’ta minchia!!”. Questo modo, triviale ma efficace, di esprimere il suo dissenso, gli valse presto l’avversione di molti. Di temperamento ilare, è il classico soggetto del quale le professoresse liceali sono solite dire ai genitori: “Suo figlio è dotato ma non si applica!!”. Forte della sua faccia tosta, ha sfidato per mesi la Compagnia Auc uscendone indenne e con una stella in omaggio. Siamo tutti certi che da oggi le Forze Armate si arricchiscono di un elemento la cui destrezza militare è seconda solo al suo senso del dovere!