Parassina

“Agli ordini, Compagno Borghesan!!”: così esordì il collega Parassina mandando su tutte le furie il marziale scelto, che di “compagno” aveva ben poco. La sua voce rilassante e la sua “R” moscia apparivano fuori dal coro delle grida e delle marce militari. Ma quando meno te lo aspettavi, era capace di trasformarsi: leggendari infatti rimarranno i possenti ordini che diede la prima e unica volta che portò il plotone così come i mille metri che condusse con un tempo sorprendente, grazie allo sleale utilizzo di un assetto ribassato (culo basso e gambe levate).

Con pari velocità e destrezza era solito coricarsi dopo il contrappello sfoggiando i più vari e fantasiosi pigiamini; con uno di essi, una volta, osò tornare dal Celio con estrema disinvoltura, utilizzando i normali mezzi pubblici e rientrando in battaglione tra lo stupore generale. Sempre sull’orlo di una crisi di nervi, sclerò completamente quando fu incaricato di riscrivere tutte le consegne dei servizi, nonché di organizzare il briefing culturale su Sulmona. Lascia a tutti noi un interrogativo: tornerà mai come prima?

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