"Aquile Sine Limite", il sito del 173° Corso AUC Trasporti e Materiali
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CARLO PERRI
Col sorriso
inamovibile scolpito in faccia, l’anziano Perri indisponeva fin da subito
tutti gli scelti i quali, sentendosi presi per il culo continuamente, lo
riprendevano dicendogli:”Perri, non rida, Perri!!”. Solo nel momento in
cui si mise in posa per la foto della sua scheda personale, e dietro preciso
ordine dello scelto Borghesan, l’anziano Perri riuscì a non ridere. Era
possibile trovarlo addormentato: sotto il posto branda dei colleghi
Parassina o Merrone, nella camerata degli allievi, stravaccato sugli armadi
o sugli stipiti. Suo amico fedele ed inseparabile era il cellulare (un
Panasonic del 1978 confuso da tutti per un RV2/11 o per un mattone) e ad
ogni squillo di questo non c’era sonno che tenesse. La sua cameretta lo
ricorderà sempre per il suo andare in stand by (a causa della sonnolenza) e
per la sua capacità di riattivarsi in vista di licenze o libere uscite.
Freddoloso ed
ipocondriaco, assumeva costantemente pastiglioni effervescenti per i quali
era necessario un litro d’acqua e due ore di attesa prima del completo
scioglimento. Se di notte capitava di vedere una botticella luminosa
andare a zonzo qua e là, quella era l’anziano Perri col suo giubbotto
color giallo catarifrangente.
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