"Aquile Sine Limite", il sito del 173° Corso AUC Trasporti e Materiali
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GIANFRANCO VENTO
“Gianfry Bogard” per alcuni, “Zio Fester” per
altri, ragazzo dai modi gentili e di nobile casta, si è venuto
a trovare quasi per caso nel Bronx e ne è uscito radicalmente cambiato!; dopo
cinque mesi ed un corso accelerato di palermitano, lo pronuncia ormai in
maniera quasi perfetta, in particolare la frase: “Aieri iù minni ia a
Casteldaccia.”. Gianfry non può essere considerato un imboscato ma la sua
figura durante il corso non è spiccata molto, salvo quando si cominciò a
sospettare di lui come del fantomatico “Uomo TIM”, quello, cioè, che
faceva chiamare il Capitano da Generali e Colonnelli, prima per avere
agevolazioni personali, poi, capito che ciò non era possibile, per far sì
che il corso ci fosse reso meno duro (ma, anzi, ad ogni telefonata, le cose
peggioravano sensibilmente). Salvato dalla collera di tutti i compagni di
corso, scagionato per insufficienza di prove, ogni pomeriggio, alle 17:29, il
nostro era già pronto per la libera uscita e partiva, con il suo Maggiolino,
per riprendere, indifferente, la sua vita civile. Forse, come combattente, non
varrà una lira, ed arrabbiandosi non farà mai scappare una lepre, ma è uno
di quelli su cui il corso ha lasciato meno tracce: per lui è sempre stato
come se non fosse nemmeno mai cominciato!
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